Sulla via Tiburtina, tredici chilometri da Roma, presso Tivoli, nella tenuta denominata Tevernucole di proprietà del Duca D. Pio Grazioli. Scoperta nel 1877, con giornale di scavo apposito.documenti in Archivio Storico: 9
S. Teodora a Rignano Flaminio (RM) (Visite) Comune di Rignano Flaminio Palazzo Comunale Corso Umberto I, 17 - 00068 Rignano Flaminio (RM)
Catacomba del IV-V secolo, notevolmente estesa, con molte iscrizioni graffite sulle chiusure delle tombe; è ubicata nell'area del cimitero moderno di Rignano, al km 39 della via Flaminia; vi si accede dalla settecentesca cattedrale dedicata a S. Teodora e ai martiri della catacomba (Abbondio, Abbondanzio, Marciano e Giovanni.documenti in Archivio Storico: 11
Viale Pilsudski, di fronte allo stadio Flaminio, dietro al distributore di benzina. Al I miglio della via Flaminia; L'ingresso odierno è situato su Viale Pilsudski di fronte allo stadio Flaminio. Ampiezza mt. 25X35. Scavo iniziato nel 269 data del deposito del martire (Claudio II il Gotico) a destra del Cimitero sull'area all'aperto fu eretta una basilica (Giulio I, 336-352), alla quale Onorio I (625-238) e Teodoro (642-649) aggiunsero la cripta alzando il piano del presbiterio. Benedetto II (684-685) aggiunse infine il ciborio. Fra il IX ed il X sec. la catacomba resta in onore (raro esempio tra i cimiteri di Roma). Nel Medioevo il cimitero appartenne agli agostiniani e dopo il trasporto delle reliquie del martire a S. Prassede (XIV sec.) basilica, cimitero all'aperto e catacomba furono abbandonati. Il 30/4/1595 Bosio esplorò le gallerie. Dopo di lui il cimitero e la cripta storica furono profanati e ridotti in cantina distruggendo parte degli affreschi. Nel 1693 fu ritrovata la basilica sovraterra e fino al 1877 la catacomba rimase sconosciuta. In quell'anno O. Marucchi la riconobbe e la fece restaurare dalla Pontificia Commissione. Articolata su tre piani, con due piccoli abulacri superiori, ben presto abbandonati per l'eccezionale durezza del tufo; importantissima collezione di epigrafi consolari datate dal 318 al 523 raccolte all'interno e nel cimitero all'aperto. Questa collezione è la più importante dopo quella del Laterano. (scheda 28)