Ipogeo anonimo, Via dei Villini, 32 [Nomentana] (Elenco Fasola, 1987).
Era il primo cimitero per chi usciva da Roma lungo la via Nomentana "Prope muros". Odierno ingresso via dei Villini 32. Ampiezza molto modesta; 160 m. di gallerie articolate in due piani. L'ipogeo fu scoperto e restaurato nel 1865. (scheda n. 5: Nicomede).
Viene identificato con il luogo di sepoltura di Nicomede, ma già nel 1920 il cimitero di Nicomede viene riconosciuto nelle gallerie scoperte a Villa Patrizi, distrutte per la costruzione del palazzo delle Ferrovie (cfr scheda relativa). Tuttavia sia negli elenchi ufficiali, sia nei verbali si continua a chiamare Nicomede questo cimitero, con accesso in via dei Villini 32.documenti in Archivio Storico: 34
Ipogeo sotto via Paisiello: botola in via Paisiello, presso il n° 53 Si tratta di un ipogeo privato di piccole dimensioni di cui non è stato rinvenuto l'accesso originario. E' composto da una galleria principale con andamento nord-ovest/sud-est (a sud è stato rinvenuto il termine dell'escavazione, mentre a nord è interrotta da un muro moderno; sul lato est della galleria si aprono tre diramazioni, oggi chiuse da muri moderni, e un cubicolo rettangolare che in origine ospitava due arcosoli sovrapposto sulla parete di fondo. Le pareti del cubicolo conservano pitture con tradizionali scene vetero e neotestamentarie, realizzate in due momenti diversi: nella prima metà del IV secolo per gli arcosoli sulla parete di fondo, e nella seconda metà del IV secolo per le pareti laterali . All'interno dell'ipogeo non è stato rinvenuto nulla che permeta di identificarne i proprietari. Nell'ipogeo è conservata una firma di G. Marangoni del 1717. G.B. de Rossi lo esplorò nel 1865; egli, seppur con qualche perplessità lo identificò con quello che riteneva essere il cimitero di Panfilo. Il cimitero si sviluppava sotto la vigna già dei padri carmelitani sulla via Salaria Vecchia, oggi via di Porta Pinciana (vedi adunanza del 21 maggio 1896 pag. 55). Nell'adunanza del 22 giugno 1918 Marucchi, che lo aveva visitato nel 1872 (o 1875?), ne annuncia il ritrovamento durante la sistemazione di una fogna a via Paisiello. Ferrua lo visita nel 1955 (ritrovato durante la costruzione di una fogna). Per uno studio recente con una bibliografia aggiornata e pianta: Carletti (1971); vedi anche "Campagna Scavo 1969/1970. Giornale", Giornali 83. Nei verbali del 1918 il cimitero è identificato con quello di Panfilo.documenti in Archivio Storico: 9
Via Latina, 97. (Elenco Fasola 1987) Al primo miglio della via Latina a circa 1250 metri dalla porta. all'angolo con via Cesare Correnti, civico n. 103. Lo sviluppo delle gallerie scavate misura circa 250 metri. L'ipogeo fu scoperto il 22 febbraio 1937. Si tratta di una piccola catacomba del IV secolo. [Si pensa che il cubicolo, ora inaccessibile [alla data della redazione della scheda di Santa Maria], contenente il famoso sarcofago di Trebio Giusto, scoperto nel 1910 facesse parte di questo piccolo cimitero.] La catacomba è articolata su tre livelli con un probabile quarto. Aproniano era con ogni probabilità il proprietario del fondo. Nell'area sub divo doveva esistere la veneratissima tomba di S. Eugenia in una piccola basilica di cui non si è più trovata alcuna traccia. Nel terreno di proprietà Cardinali che poi acquista il Vaticano.
sotto la vigna Franceschini già Pellegrini Quarantotti sulla via Aurelia antica (Due Papi Felice I e Felice II). cimitero detto di Marco e Marcelliano [di Processo e Martiniano] sotto la vigna Pellegrini (cfr. seduta 28 gennaio 1898) nel 1888 (seduta del 9 luglio), l'accesso della vigna Pellegrini è in via Aurelia n. 21, nel 1951 (corrispondenza nel fascicolo in marroni varie 184) l'accesso è in via Aurelia n. 28Adocumenti in Archivio Storico: 9
cimitero di Pretestato sulla via Appia (fuori di Porta san Sebastiano n. 32) nel 1904 è di proprietà del signor Ignazio Barbetta e della signora Fortuna.. Campalastri (?) vedova De Romanisdocumenti in Archivio Storico: 16
(Santamaria.Scheda n° 57) Al III miglio della via Aurelia antica con due ingressi: l'uno su via Casale S. Pio V 15 (ex Vigna Armellini), l'altro poco distante. Nella seduta del 19 Giugno 1913 si parla di catacomba sotto la proprietà di Mons. Quattrocchi sulla via Aurelia. Nel 1966 si fa riferimento ad un terreno in Via Cardinal Pacca, n. 15, di proprietà della signora Wanda Ghislandi, sotto cui sono state individuate gallerie della vicina Calepodiodocumenti in Fototeca: 203documenti in Archivio Storico: 29
presso il sepolcro degli Scipioni sulla via Appia; si cerca un cimitero cristiano senza successo nel 1880 e 1883 (si chiama vigna Pisani)documenti in Archivio Storico: 5